Rassegna stampa

Rassegna stampa delle nostre attività e degli eventi che ci hanno coinvolto

Comunicato stampa / Esercitazione di Protezione Civile “EXE BRADISISMO FLEGREI 2024”

22 aprile 2024

Si è svolta questa mattina l'esercitazione “Exe Bradisismo Flegrei 2024”, organizzata dal Dipartimento di Protezione Civile nazionale in collaborazione con la Sala Operativa Regionale Unica di Protezione civile regionale, Prefettura Utg di Napoli, il Comando provinciale dei VV.F., l'INGV e i Comuni di Monte di Procida, Napoli, Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Marano e Giugliano. All'esercitazione, coordinata dal Commissario straordinario dott. Giovanni Lucchese, hanno partecipato i componenti del Centro Operativo Comunale , i volontari dell'Associazione Falchi del Sud, convenzionati con il Comune di Monte di Procida e il funzionario del Dipartimento di Protezione Civile nazionale dr. Fabio Carnicchia.

Il Centro Operativo Comunale, presieduto dal Commissario straordinario, dott. Giovanni Lucchese, ha simulato una serie di interventi sul territorio a seguito di uno sciame sismico registrato virtualmente dall'Osservatorio Vesuviano.

L'esercitazione si è svolta regolarmente e ha consentito di verificare il funzionamento dei flussi di comando e di comunicazione, nonché le criticità da affinare in vista delle future esercitazioni.

Sorgente: COMUNICATO STAMPA / ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE “EXE BRADISISMO FLEGREI 2024” (montediprocida.na.it)

Protezione civile, “Falchi del Sud” lanciano una call per nuovi volontari

18 Maggio 2023

Essere protagonisti di una squadra che supporta la popolazione nei momenti di difficili, a seguito di calamità naturali o al verificarsi di altre emergenze: dagli incendi ai terremoti, dal dissesto idrogeologico, alla sicurezza. Un percorso formativo affascinante, che permette a chi lo intraprende di acquisire quelle conoscenze professionali utili anche nella vita di tutti i giorni. Falchi del Sud, associazione di Protezione Civile con sede a Napoli in via Francesco Solimena al quartiere Vomero, con queste motivazioni chiama a raccolta tutti quelli decisi a impegnarsi in un percorso incentrato all’aiuto di chi ne ha bisogno andando a rimpinguare il numero del proprio esercito di volontari. Iscritta nell’Elenco Territoriale del Volontariato di Protezione Civile della Regione Campania, I Falchi del Sud esiste da 27 anni ed è decisa a continuare nel tempo facendo ulteriori sforzi. Per questo motivo chiede a chi lo vorrà di contattare l’associazione e seguire corsi di formazione.

«Attualmente sono con noi una sessantina di volontari, almeno il 60% dei quali sempre operativo – afferma il presidente di Falchi del Sud Emanuele Cervelli – Ma siamo sempre alla ricerca di volontari, li chiamiamo a raccolta». Tra le principali attività dell’associazione, ricorda Cervelli, «oltre a quella di Protezione Civile a tutela di tutti, c’è anche quella di segreteria da campo in favore delle famiglie accolte nelle tensostrutture. Ci sono anche attività non emergenziali come quelle dei rapporti con le scuole di Napoli e della Campania, per istruire i ragazzi sulle buone pratiche da seguire. In passato I Falchi del Sud hanno dato il loro concreto contributo per il terremoto dell’Abruzzo, del Molise. E – assicura il presidente – qualora servisse saremo pronti pure per aiutare i cittadini dell’Emilia-Romagna colpita dalla terribile alluvione». Tra i vari progetti che ha visto coinvolgere l’associazione di Protezione Civile  Falchi del Sud, anche quello denominato Abcd a tutela della Riserva Naturale degli Astroni che nel 2017 fu insidiata dalle fiamme, a seguito dell’accensione di roghi ritenuti dolosi. A collaborare anche il Wwf Italia, la Federico II, Ardea. Nell’immediato futuro Falchi del Sud sarà protagonista il 20 e il 21 maggio sul territorio della X Municipalità di Napoli Fuorigrotta-Bagnoli della due giorni informativa “Io non rischio’’ attraverso cui saranno date indicazioni alla popolazione sugli eventuali pericoli a cui far fronte sull’area dei Campi Flegrei. Il 28 maggio invece, in via Sant’Ignazio di Loyola ai Camaldoli saranno effettuate delle esercitazioni a cui prenderanno parte i volontari. «I corsi per approcciarsi poi all’azione di Protezione Civile durano 6 mesi e sono incentrati sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, sull’antincendio, sulla segreteria da campo anche in relazione all’utilizzo dei software utili alle attività. Possono richiedere di partecipare le persone che abbiano compiuto almeno 16 anni» spiega infine il presidente Emanuele Cervelli. Per ogni info è possibile visitare il sito https://www.falchidelsud.org  le pagine social di Instagram e Facebook o contattare il team ai numeri 081-7707178 e 3396252014 quest’ultimo numero dotato anche di contatto Whatsapp.

Di Antonio Sabbatino

Articolo pubblicato su "Comunicare il Sociale"

Settimana della Protezione Civile 2022

Servizio sulla "Settimana della Protezione Civile" e sullo svolgimento della campagna di prevenzione "IO NON RISCHIO 2022" trasmesso da "Televomero Notizie" il 17 ottobre 2022.

Televomero Notizie del 17.10.2022

I Falchi Del Sud, il volontariato nella quotidianità

Molti sono gli esempi del loro straordinario lavoro, dalla collaborazione con il COM in occasione degli eventi sismici del ’97 in Umbria ricevendo un diploma di benemerenza con medaglia da parte del Ministro degli Interni On. Giorgio Napolitano fino ai più recenti interventi per la pandemia da Covid-19. Abbiamo intervistato il Presidente dell’Associazione Dott. Emanuele Cervelli per capirne un po’ di più.

Innanzitutto come definireste i ‘’Falchi del Sud’’ a chi non ne ha mai sentito parlare?
«Falchi del Sud è in primis un’associazione di volontariato. Gente comune, studenti, lavoratori, pensionati, che prestano la propria opera gratuitamente e sacrificando il proprio tempo libero per intervenire in caso di emergenze, preferendo rimboccarsi le maniche, anziché stare a guardare. Il tutto operando nell’ambito delle attività previste dal Sistema Nazionale di Protezione Civile per il volontariato, e con una struttura e delle regole per organizzare e rendere efficienti e professionali i nostri interventi, puntando soprattutto sulla formazione dei nostri volontari».

In cosa consiste concretamente la vostra associazione? Ci può fare qualche esempio di lavoro sul campo?
«La nostra Associazione è un Centro Operativo di Protezione Civile e, come dice il nome stesso, interviene in caso di calamità o catastrofi o anche in caso di grandi eventi. Il nostro centro aderisce alla Colonna Mobile della Regione Campania, ovvero l’insieme di uomini, mezzi ed attrezzature che la Regione dispiega in caso di necessità.
I nostri ambiti di intervento, chiamati “moduli d’emergenza”, per i quali può essere richiesto il nostro intervento e per cui siamo formati ed abbiamo in dotazione attrezzature di emergenza, sono: Antincendio Boschivo (AIB), che ci vede impegnati ogni anno nelle “Campagne Antincendio” promosse dalla Regione, e che ci ha visto impegnati, negli anni, anche su fronti molto estesi, come ad esempio nel Luglio 2017, con il vasto incendio che per giorni imperversò sul Vesuvio; Emergenza Idrogeologica, che ci vede impegnati in caso di allagamenti, smottamenti o esondazioni di fiumi, come avvenne a Benevento nel 2015; Segreteria d’Emergenza, ovvero la creazione di una segreteria da campo e la successiva gestione del campo stesso, come avvenuto a seguito del Sisma in Abruzzo del 6 aprile 2009, quando, in collaborazione con un’altra associazione, gestimmo la segreteria del campo di Poggio Picenze, a 13 km da L’Aquila, dal giorno dopo il sisma fino al novembre dello stesso anno. Naturalmente, oltre a quelle elencate, possiamo essere attivati come supporto anche ad altre attività, come in caso di grande affluenza di persone in occasione di grandi eventi».

Come ha detto all’inizio, chiunque può diventare uno di voi.  Ma immagino ci sia una formazione da seguire.
«Certo, ma è molto semplice, basta fare un colloquio conoscitivo in sede con il Presidente o uno dei Consiglieri, che serve ad entrambi per conoscersi: da un lato, la persona interessata potrà rivolgere tutte le domande e chiarirsi eventuali dubbi, dall’altro, si cerca di capire che persona si ha di fronte ed in quale ambito potrà essere più utile. Dopodiché, compilata la domanda di iscrizione, il nuovo socio verrà contattato a stretto giro per seguire dei corsi di formazione obbligatori presso la nostra sede, quali Protezione Civile, Antincendio, Sicurezza sui luoghi di lavoro (81/08), Psicologia dell’emergenza, Primo Soccorso, Campistica, Attrezzature d’emergenza, Radiocomunicazioni. Intanto il nuovo socio inizierà alcune attività operative, non certo emergenze, affiancando volontari più esperti per immergersi subito nella nostra realtà. In ultimo, organizziamo delle giornate di esercitazione in cui fare pratica con quanto appreso durante i corsi».

Dal 2020 siamo in emergenza Covid-19. Siete coinvolti anche in operazioni riguardanti la pandemia? E se sì, in che modo?
«Sin dall’inizio della pandemia, siamo stati impegnati su più fronti. Inizialmente, abbiamo allestito il Centro Operativo Comunale di Napoli, la struttura d’emergenza che si attiva presso i comuni in questi casi, gestendolo e consegnando in prima persona gli aiuti per le famiglie bisognose segnalateci dal comune. Poi, siamo stati a lungo impegnati presso l’Aeroporto e la Stazione Centrale di Napoli, per lo smistamento dei passeggeri con obbligo di tampone e, infine, siamo stati impegnati presso il Centro Vaccinale del Museo Madre, in assistenza alla ASL, per la campagna vaccinale della scorsa primavera. In pratica, non ci siamo fermati un attimo».Il vostro è davvero un ‘’lavoro’’ straordinario. Ci sono modi per contribuire, seppur in piccola parte, alla vostra missione?«Il modo più veloce per aiutarci è attraverso donazioni, sia in denaro che eventuali attrezzature, o, più facilmente, tramite la devoluzione del 5×1000, per cui trovate tutte le informazioni sul nostro sito www.falchidelsud.org ».

Pubblicato il 03.12.2021 sul Magazine "Informare" e pubblicato sul sito web informareonline.com

 

Campania, meno incendi boschivi: merito del sistema di sorveglianza

Campania, meno incendi boschivi: merito del sistema di sorveglianza

Foto Falchi del Sud

L'estate 2019 si chiude con un sostanziale decremento degli incendi a Napoli e in Campania rispetto a qualche anno fa. Nonostante alcuni casi gravi (su tutti, il rogo che ha interessato la collina dei Camaldoli), la situazione migliora rispetto al 2017 e mantiene il trend positivo degli ultimi mesi dal punto di vista di prevenzione e di tutela delle aree boschive, come confermano fonti di Vigili del Fuoco e Protezione Civile.

Merito anche di iniziative come quella di ABCD i cui dati sono stati resi noti in queste ore dall'Associazione Ardea, capofila del progetto che coinvolge anche il gruppo di protezione civile Falchi del Sud, Comune di Pozzuoli, Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Agraria, Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, WWF Italia Onlus, WWF Oasi, Hubstrat e Tech-Tron. Il tutto con il prezioso sostegno di Fondazione CON IL SUD.

In 108 giorni di copertura, circa 500 ettari di territorio sono stati monitorati per tutto il giorno. Undici gli incendi rilevati nelle aree limitrofe all'Oasi, 14 invece gli interventi per fuochi di pulizia di campi agricoli. Tantissime segnalazioni dei cittadini, che si riscoprono così socialmente impegnati grazie anche a un'importante campagna di comunicazione che è andata dal porta a porta ai social network. Inoltre, 4 esposti sono stati presentati ai Carabinieri dell'Unità Forestale relativi alla presenza di fuochi di artificio e rifiuti in zona.

ABCD è l'acronimo di "Astroni Bosco da Conoscere per Difendere". L'obiettivo prefissato dal partenariato è quello di realizzare una strategia innovativa per la prevenzione degli incendi in un'area altamente a rischio: quella del Cratere degli Astroni, nel cuore dell'area flegrea. La bocca del vulcano ormai inattivo, il cratere e le zone limitrofe rappresentano un importante polmone verde condiviso tra Napoli e Pozzuoli, comprendente anche la straordinaria Riserva Naturale e Oasi WWF. Il progetto è stato sostenuto da Fondazione CON IL SUD, che ha indetto il bando e a cui quindi si deve la paternità dell'attività.

Le attività di presidio e controllo dell'intero territorio - e in particolar modo delle aree a rischio - da parte dei volontari seguono un pregresso studio e la mappatura delle aree limitrofe alla Riserva Naturale Statale Oasi WWF Cratere degli Astroni al fine di individuare zone ad alto rischio su cui saranno successivamente coinvolti cittadini, associazioni e istituzioni per intervenire ed eliminare i pericoli rilevati.

Questo è solo il fulcro di un'azione ad ampio raggio, che ha incluso altre attività collaterali come ad esempio un'importante campagna di sensibilizzazione rivolto ai cittadini sul territorio circa l'importanza di assumere comportamenti corretti per prevenire il rischio di innescare involontariamente incendi e di segnalare tempestivamente eventuali focolai di incendi o azioni sospette. Questa campagna ha avuto come risultato il coinvolgimento e l'attivazione di molti cittadini delle aree limitrofe alla Riserva che hanno contribuito all'attività inviando segnalazioni agli operatori della Riserva. Particolare attenzione merita anche il Campo Antincendio boschivo che è stato attivato e condotto dal personale e volontari della Riserva Naturale e dell'associazione dei Falchi del Sud che ha permesso il presidio costante dell'intero territorio della Riserva e delle aree limitrofe - novità assoluta dovuta proprio al progetto - durante tutta la stagione estiva.

Il progetto è destinato a continuare e a evolversi ulteriormente. Si prevedono infatti ulteriori azioni e attività di implementazione della nuova strategia di prevenzione degli incendi boschivi. Ma le attività non si fermano nemmeno durante l'inverno: sono da poco partiti dei corsi di educazione ambientale sul tema degli incendi rivolti agli alunni delle scuole del territorio.

Venerdì 8 Novembre 2019 di Mariagiovanna Capone - Il Mattino