Allarme al II Policlinico, crolla un muro di contenimento

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ISTITUITA L’UNITA’ DI CRISI DALL’ASSESSORATO ALLA SANITA’. MOBILITATO ANCHE IL 118, EVACUATE ALCUNE DONNE ALL’OSTETRICA.

Allarme al II Policlinico, crolla un muro di contenimento

Rischio black out al Secondo Policlinico dove, a causa dell’abbondante pioggia caduta in città fin dalle prime ore del mattina di ieri, si è verificato un principio di allagamento nella centrale termoelettrica della cittadella universitaria. Sul posto immediatamente si sono recati i vigili del fuoco e la protezione civile C.O.P.C. Falchi del Sud che hanno lavorato a lungo per la messa in sicurezza dell’impianto. L’allagamento si è verificato in un’area che confina con l’ospedale Cotugno dove nei mesi scorsi erano cominciati dei lavori di disboscamento per la realizzazione di un parcheggio.

A causa delle piogge si è verificato anche il cedimento di un muro di contenimento (nella foto) che ha provocato la caduta di alcuni metri cubi di terreno e di due alberi. A causa di questo smottamento è stata disposta la chiusura delle cucine del Policlinico. E fin da ieri sera erano i corso accertamenti e sondaggi per verificare la necessità di un eventuale trasferimento dei pazienti. Un’eventualità scongiurata, almeno per i padiglioni limitrofi all’area dove ha ceduto il muro di contenimento.

Nel Policlinico sono ospitati attualmente 735 pazienti. Diversa invece la situazione per il pronto soccorso del padiglione di Ostetricia dove le pazienti, ieri sera poco dopo le 19, sono state evacuate a causa di un cedimento del pavimento. Dalla direzione generale del Policlinico, intorno alle 20 - si sottolinea in una nota – è giunta la comunicazione che la situazione è monitorata costantemente dalla Protezione civile C.O.P.C. Falchi del Sud, dai vigili del fuoco e dalle forze dell’ordine e dai tecnici dell’Azienda universitaria. Nel frattempo dalle 20 di ieri la direzione sanitaria del Policlinico sta facendo il punto su tutti i ricoverati e ha predisposto i piani per fronteggiare ogni evenienza. L’Unità di crisi regionale ha preallertato la rete del 118, istituzionalmente deputata alla gestione delle emergenze sanitarie, garantendo il collegamento funzionale con la sala operativa della Protezione Civile, con la direzione generale del Policlinico. Anche al Cotugno è in allerta. La necessità di accedere per interventi di messa in sicurezza ad un fondo attualmente occupato dall’Associazione sportiva dei vigili urbani di Napoli e comprende una scarpata dalla quale avrebbe origine il deflusso di fango e detriti che sta minacciando la centrale elettrica del Policlinico, viene sottolineata dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera Cotugno proprietaria del terreno, Vincenzo Casilino. Il terreno dal 1980 per atto del Comune di Napoli a quel tempo proprietario dei suoli è in comodato d’uso gratuito all’Associazione sportiva dei Vigili Urbani di Napoli: << il Cotugno da tempo, anni ormai, è in contenzioso per ottenerne la restituzione e a tal fine ha reiteratamente investito del problema sia le amministrazioni dei vigili urbani sia il Prefetto, il Comune e la Regione senza risultati concreti>>. Il fondo è stato adibito, dalla Associazione sportiva dei vigili urbani, a un campo di calcio che in occasione di abbondanti piogge, si trasforma in un collettore di acque che defluiscono nella scarpata sottostante in quanto privo di qualunque sistema di raccolta e drenaggio.

Articolo pubblicato su "ROMA" di sabato 5 marzo 2005