Scossa di terremoto al confine tra Toscana ed Emilia Romagna

Doppia scossa di terremoto ieri notte sull'Appennino Pistoiese, al confine fra Toscana e Emilia-Romagna.
Il primo evento sismico, quello di maggior rilevanza, è stato registrato alle ore 22 e 02 ed ha avuto una magnitudo pari a 2.9 gradi della scala Richter.
Il secondo evento sismico è stato invece registrato poco dopo, esattamente alle ore 23 e 53 con una magnitudo minore, pari a 2.3 gradi.
Nessuno dei due eventi, stando alle rilevazioni della protezione civile ha causato danni a edifici o persone. Il primo, quello di magnitudo 2.9 gradi, è però stato avvertito da alcune fasce di popolazione. L'epicentro è stato registrato alle coordinate 44.074°N, 10.903°E e a una profondità pari a 4,4 chilometri. Il distretto sismico di appartenenza del sisma è quello dell'Appennino pistoiese, ma la scossa è stata avvertita in diversi comuni della provincia di Bologna. Da segnalare che una ulteriore scossa, pari a 2.1 gradi della scala Richter, è poi stata registrata alle ore 1 e 52 del 21 agosto sempre in Toscana, nel distretto sismico delle Colline Metallifere tra Pistoia e Siena con epicentro in territorio della provincia di Firenze. L'epicentro è stato rilevato a una profondità di 10 chilometri.

Dalle verifiche che sono state effettuate dal Dipartimento della Protezione civile non risulta che il terremoto alcun danno a edifici o persone.
Come riporta l’Ingv, «I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della magnitudo». In ogni caso, «sebbene tutti i parametri forniti siano stati rivisti da analisti sismologi - comunica ancora l'istituto -, nessuna garanzia implicita o esplicita è fornita. Ogni rischio derivante da un uso improprio dei parametri o dall'utilizzo delle informazioni inaccurate è assunto dall'utente».
Il terremoto è stato localizzato con i dati di 9 stazioni della Rete Sismica Nazionale dell'INGV

Fonte: www.ilsussidiario.net